Bando aiuti nuova impresa 2023

Si tratta di un incentivo a fondo perduto a favore di neoimprenditori, quali giovani, donne, disoccupati, volto a:

  • sostenere iniziative relative all’avvio di nuove imprese e/o iniziative volte al consolidamento della nuova impresa attraverso investimenti, campagne di comunicazione, formazione e servizi per la loro crescita;
  • favorire gli acquisti di beni e servizi avvenuti sul territorio provinciale, creando così ricadute sul territorio provinciale.

Misura contributiva e spese ammissibili 

L’incentivo è determinato sulla base di una percentuale (a seconda del punteggio che ottiene il progetto presentato) e con riferimento alle spese ritenute ammissibili:

  • il limite minimo di spesa è di 10.000 euro;
  • il limite massimo di spesa pari a 100.000 euro.

A chi si rivolge

Neoimprenditori che:

  • siano proprietari dell’impresa di nuova costituzione e che esercitino, attivamente ed esclusivamente, l’attività di gestione ed organizzazione dell’impresa, nel ruolo di titolare o legale rappresentante o socio, come risultante dal Registro delle Imprese;
  • rientrino in almeno una delle seguenti categorie:
    • essere una donna;
    • essere un giovane di età compresa tra 18 anni e 35 anni;
    • essere in stato di disoccupazione da almeno 6 mesi.

Requisiti di accesso

Per accedere all’incentivo, a partire dalla data di presentazione della domanda, l’impresa deve:

  • essere detenuta almeno al 51% da uno o più neoimprenditori;
  • aver iniziato l’attività sul territorio provinciale da non più di 18 mesi dal momento della presentazione della domanda, come risultante dal Registro delle Imprese (data costituzione) o aver trasferito/costituito almeno un’unità operativa sul territorio provinciale da non più di 18 mesi o esser costituita mediante rilevamento di attività preesistente o passaggio generazionale da non più di 18 mesi dalla data di presentazione della domanda;
  • essere una micro o piccola impresa;
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Nuovi contributi 2024

La novità principale relativa ai contributi è una nuova rivisitazione della normativa a cura della Legge 6/2023.

A questo momento la nuova formulazione ha previsto la rivisitazione della normativa relativa a:

  • Consulenza;
  • Ricerca;
  • Marchio d’eccellenza;
  • Transazione energetica;
  • Introduzione ricercatori;
  • Partecipazione a Fiere.
  • Nuove imprese 

Aiuti Nuova Impresa 2023 In fase di sviluppo: Le domande potranno essere presentate dalle ore 15:00 del 5 marzo 2024.

Si tratta di un incentivo a fondo perduto a favore di neoimprenditori, quali giovani, donne, disoccupati, volto a:

  • sostenere iniziative relative all’avvio di nuove imprese e/o iniziative volte al consolidamento della nuova impresa attraverso investimenti, campagne di comunicazione, formazione e servizi per la loro crescita;
  • favorire gli acquisti di beni e servizi avvenuti sul territorio provinciale, creando così ricadute sul territorio provinciale.

L’incentivo è determinato sulla base di una percentuale (a seconda del punteggio che ottiene il progetto presentato) e con riferimento alle spese ritenute ammissibili:

  • il limite minimo di spesa è di 10.000 euro;
  • il limite massimo di spesa pari a 100.000 euro.

La misura di incentivazione è aumentata del 10% qualora il totale delle spese sostenute abbia la caratteristica di ricaduta territoriale: almeno l’80% del totale della spesa ammessa sono state acquistate presso fornitori con sede operativa in Provincia di Trento. La maggiorazione è riconosciuta a condizione che la stessa venga richiesta in sede di domanda.

Neoimprenditori che:

  • siano proprietari dell’impresa di nuova costituzione e che esercitino, attivamente ed esclusivamente, l’attività di gestione ed organizzazione dell’impresa, nel ruolo di titolare o legale rappresentante o socio, come risultante dal Registro delle Imprese;
  • rientrino in almeno una delle seguenti categorie:
  • essere una donna;
  • essere un giovane di età compresa tra 18 anni e 35 anni;
  • essere in stato di disoccupazione da almeno 6 mesi.

Requisiti di accesso

Per accedere all’incentivo, a partire dalla data di presentazione della domanda, l’impresa deve:

  • essere detenuta almeno al 51% da uno o più neoimprenditori;
  • aver iniziato l’attività sul territorio provinciale da non più di 18 mesi dal momento della presentazione della domanda, come risultante dal Registro delle Imprese (data costituzione) o aver trasferito/costituito almeno un’unità operativa sul territorio provinciale da non più di 18 mesi o esser costituita mediante rilevamento di attività preesistente o passaggio generazionale da non più di 18 mesi dalla data di presentazione della domanda;
  • essere una micro o piccola impresa;

Aiuti per servizi di consulenza – L.p. 6/2023

La misura agevolativa sostiene i servizi di consulenza, acquistati all’esterno dell’azienda e avviati successivamente alla data di presentazione della domanda. Sono agevolati i servizi di consulenza ricompresi tra le seguenti tipologie:

  • servizi di consulenza in materia di innovazione;
  • servizi di sostegno all’innovazione;
  • servizi di consulenza in materia di tutela dell’ambiente e di energia;
  • servizi di consulenza per la realizzazione di iniziative destinate all’adozione di buone pratiche di prevenzione e riduzione di rifiuti e il conseguimento di standard operativi certificati di maggior tutela ambientale;
  • servizi di consulenza per favorire l’adozione di metodologie e strumenti necessari a misurare e rendicontare le performance di sostenibilità economica, sociale, ambientale, di governance e di maturità digitale delle imprese;
  • servizi di consulenza per indagini di mercato, piani marketing e commercio telematico, finalizzati a rafforzare la presenza sui mercati;
  • servizi di consulenza per l’internazionalizzazione delle imprese, finalizzati a rafforzare la penetrazione commerciale all’estero attraverso la commercializzazione di beni o servizi;
  • servizi di consulenza per l’introduzione in azienda di strumenti di intelligenza artificiale applicati ai processi produttivi;
  • servizi di consulenza per la definizione di un piano di sicurezza informatica;
  • servizi di consulenza per la valorizzazione della forza lavoro;
  • servizi di consulenza per l’avvio di imprese costituite da neoimprenditori, volti alla definizione di un business sostenibile;
  • servizi di consulenza per le aggregazioni aziendali;
  • servizi di consulenza per intraprendere percorsi di discontinuità rispetto alla situazione precedente.

Per essere ammissibili ad agevolazione i servizi di consulenza non devono:

  • essere continuativi o periodici;
  • riferirsi a costi di esercizio ordinari dell’impresa connessi ad attività regolari quali la consulenza fiscale, la consulenza legale o la pubblicità;
  • rientrare tra le competenze del soggetto beneficiario o tra i servizi che egli stesso presta.

Le domande sono esaminate con procedura valutativa.

Nella medesima domanda può essere richiesta l’agevolazione anche per più servizi di consulenza.

La misura di incentivazione è calcolata sulle spese ritenute ammissibili ed è determinata in relazione alla dimensione dell’impresa come segue:

  • piccola impresa: 50% delle spese ritenute ammissibili;
  • media impresa: 40% delle spese ritenute ammissibili;
  • grande impresa, solo per servizi di consulenza in materia di tutela dell’ambiente e di energia: 40% delle spese ritenute ammissibili.

L’incentivo è concesso in regime di esenzione ai sensi del Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014.

Limite minimo e massimo di spesa

La spesa minima ammessa deve essere maggiore di 40 mila euro. Il limite massimo di spesa ammessa è pari a 100 mila euro.

Aiuti per progetti di ricerca e sviluppo – L.p. 6/2023

La misura agevolativa sostiene i progetti di ricerca e sviluppo delle imprese, da realizzare successivamente alla data di presentazione della domanda. Sono agevolati i progetti di ricerca e sviluppo, realizzati anche in forma congiunta con altri soggetti, riconducibili alle seguenti attività:

  • ricerca industriale;
  • sviluppo sperimentale.

Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono essere finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.

La misura agevolativa è suddivisa nelle seguenti sottomisure:

  • progetti di ricerca e sviluppo sperimentale realizzati da parte di piccole, medie, grandi imprese (sottomisura A1);
  • programmi di ricerca e sviluppo sperimentale realizzati da centri di ricerca di imprese (sottomisura A2).

I progetti sono esaminati con procedura valutativa.

L’incentivo è concesso in regime di esenzione ai sensi del Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014.

Limite minimo e massimo di spesa

Per progetti presentati nell’ambito della sottomisura A1 – Progetti di ricerca e sviluppo sperimentale, la spesa minima ammessa deve essere maggiore di 200 mila euro. Per progetti presentati nell’ambito della sottomisura A2 – Programmi di ricerca e sviluppo dei centri di ricerca, la spesa minima ammessa deve essere maggiore di 1 milione di euro.

Non sono agevolate domande con importo di spesa maggiore a 10 milioni di euro.

Attenzione

Le domande di incentivo relative alla realizzazione di progetti di ricerca con importo di spesa ammessa fino a 200 mila euro devono essere presentate a valere sulle disposizioni per la concessione di aiuti in procedura automatica.

Aiuti per progetti insigniti del marchio di eccellenza – L.p. 6/2023

La misura agevolativa sostiene i progetti di ricerca e sviluppo delle imprese, da realizzare sul territorio della Provincia di Trento, che hanno ottenuto il marchio di eccellenza che ne attesta la qualità da non oltre i 6 mesi antecedenti la data di presentazione della domanda.

Sono agevolati i progetti di ricerca e sviluppo, realizzati anche in forma congiunta con altri soggetti, insigni del marchio di eccellenza che ne attesta la qualità nel quadro del programma Orizzonte 2020 o del programma Orizzonte Europa e appartenenti alle aree di interesse prioritario/progetti strategici definiti dal Programma pluriennale della ricerca (P.P.R.) di cui all’articolo 18 della legge provinciale n. 14/2005.

I progetti di ricerca e sviluppo devono essere riconducibili alle seguenti attività:

  • ricerca industriale;
  • sviluppo sperimentale;
  • studi di fattibilità.

Le domande sono esaminate con procedura valutativa.

La misura di incentivazione è pari alla misura di agevolazione riconosciuta dalla Commissione europea per l’iniziativa nell’ambito delle norme del programma Orizzonte 2020 o del programma Orizzonte Europa. L’incentivo non può comunque essere maggiore di 2,5 milioni di euro per singolo progetto e soggetto. L’incentivo è concesso in regime di esenzione ai sensi del Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014.

Limite minimo e massimo di spesa: non sono previsti limiti minimo e massimo di spesa.

Aiuti in materia ambientale – L.p. 6/2023

La misura agevolativa sostiene gli investimenti delle imprese per la transizione energetica, la tutela dell’ambiente, l’economia circolare e l’efficienza energetica, da realizzare sul territorio della Provincia di Trento. La misura agevolativa, realizzata nell’ambito della legge provinciale n. 6/2023 “Interventi a sostegno del sistema economico trentino” , è disciplinata dalle disposizioni specifiche dei singoli interventi relative alla misura agevolativa “Aiuti per investimenti aziendali per la transizione energetica, la tutela dell’ambiente, l’economia circolare e l’efficienza energetica ” e dalle disposizioni di carattere generale e comune a tutti gli interventi .

Sono agevolate le iniziative di investimento relative a:

  • impianti a biomassa legnosa per processi produttivi (sottomisura C1);
  • impianti di teleriscaldamento (sottomisura C2);
  • impianti di cogenerazione ad alto rendimento per processi produttivi (sottomisura C3);
  • riqualificazione profonda involucro – impianti settore non ricettivo (sottomisura C4);
  • riqualificazione profonda involucro – impianti settore ricettivo (sottomisura C5);
  • impianti di cogenerazione a biogas (sottomisura C6);
  • impianti per l’idrogeno rinnovabile (sottomisura C7);
  • impianti fotovoltaici (sottomisura C8);
  • investimenti per la tutela dell’ambiente (sottomisura C9).

Incentivazione e limiti di spesa: l’incentivo è concesso in regime di esenzione ai sensi del Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014. Non sono agevolate domande con importo di spesa superiore a 10 milioni di euro.

Le domande di incentivo relative a investimenti in materia ambientale per l’installazione di:

  • caldaie a biomassa e cogeneratori ad alto rendimento, con importo di spesa ammessa fino a 200 mila euro;
  • pompe di calore, con importo di spesa ammessa fino a 100 mila euro;

devono essere presentate a valere sulle disposizioni per la concessione di aiuti in procedura automatica.

Aiuti per l’introduzione di ricercatori e tecnici di ricerca – L.p. 6/2023

La misura agevolativa sostiene l’introduzione nelle aziende di personale altamente qualificato, messo a disposizione in distacco da parte di un organismo di ricerca e diffusione della conoscenza o di una grande impresa distaccante che svolge attività di ricerca e sviluppo. L’introduzione in azienda del personale altamente qualificato deve avvenire successivamente alla data di presentazione della domanda.

Sono agevolati i costi sostenuti per la messa a disposizione in distacco di personale altamente qualificato. Il personale altamente qualificato deve ricoprire una funzione di nuova creazione all’interno dell’azienda e non deve sostituire altro personale.

Il personale altamente qualificato deve svolgere mansioni riconducibili ad almeno una delle seguenti attività:

  • ricerca fondamentale;
  • ricerca industriale;
  • ricerca sperimentale;
  • innovazione di processo.

Il costo sostenuto e l’attività svolta dal personale altamente qualificato devono risultare dalla convenzione di distacco stipulata tra l’impresa richiedente l’incentivo e l’organismo di ricerca e diffusione della conoscenza o la grande impresa distaccante.

Le domande sono esaminate con procedura valutativa.

La misura di incentivazione è pari al 50% delle spese ritenute ammissibili.

L’incentivo è concesso in regime di esenzione ai sensi del Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014.

La spesa minima ammessa deve essere maggiore di 20 mila euro. Il limite massimo di spesa ammessa è pari a 240 mila euro. E’ inoltre prevista una spesa massima annua ammissibile pari a 80 mila euro per persona a tempo pieno e comunque per un periodo massimo di messa a disposizione in distacco del personale altamente qualificato, pari a 36 mesi.

Aiuti per l’internazionalizzazione del sistema economico – L.p. 6/2023

La misura agevolativa sostiene le partecipazioni di imprese a fiere internazionali da avviare successivamente alla data di presentazione della domanda.

Sono agevolate le spese sostenute per la partecipazione a fiere internazionali relative a:

  • locazione dello stand;
  • installazione dello stand;
  • gestione dello stand.

La fiera internazionale, per essere ammessa ad agevolazione, deve essere ricompresa nel calendario delle manifestazioni fieristiche internazionali dell’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane (AEFI).

Le domande sono esaminate con procedura valutativa.

Nella medesima domanda può essere richiesta l’agevolazione anche per più partecipazioni a fiere internazionali.

La misura di incentivazione è calcolata sulle spese ritenute ammissibili ed è determinata in relazione alla dimensione dell’impresa come segue:

  • piccola impresa: 50% delle spese ritenute ammissibili;
  • media impresa: 40% delle spese ritenute ammissibili.

L’incentivo è concesso in regime di esenzione ai sensi del Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014. La spesa minima ammessa deve essere maggiore di 40 mila euro. Il limite massimo di spesa ammessa è pari a 150 mila euro.

Gal Trentino Orientale, più di un milione in campo

Poco più di un milione di euro. È il secondo bando messo in campo, per il 2023, dal Gal Trentino Orientale. Tale bando è rivolto a:

  • imprenditori agricoli;
  • imprenditori del commercio;
  • imprenditori del turismo;
  • imprenditori dell’artigianato.

C’è tempo fino al 6 febbraio per inviare la propria domanda di aiuto sulle tre azioni 4.1, 6.4 sub-A e 6.4 sub-B della Strategia GAL 2014-2022 “Sulle tracce della storia”, concentrate nei settori dell’agricoltura e del turismo rurale.

L’azione 4.1 (importo messo a bando 330.000 euro) finanzia interventi di attivazione di microfiliere produttive o interventi nei singoli settori della manipolazione, trasformazione, conservazione e commercializzazione dei prodotti agricoli; l’Azione 6.4 sub-A (importo messo a bando 330.000 euro) promuove, lo sviluppo della multifunzionalità delle imprese agricole e la possibilità di indirizzarne l’operatività verso attività non agricole.

L’Azione 6.4 sub-B (importo messo a bando 347.517,64 euro) sostiene gli investimenti finalizzati alla creazione di nuova occupazione e alla rivitalizzazione economica e sociale del territorio, anche attraverso la nascita e lo sviluppo di attività extra-agricole sia produttive che di servizio, legate al comparto turistico, del commercio e dell’artigianato.

Nuovi contributi per il 2023 – ultime novità aprile 2023 domanda automatica

Dal giorno 28 giugno ore 14:30 è possibile procedere all’invio tramite piattaforma delle domande per gli aiuti concessi in procedura automatica.

 

Aiuti concessi in procedura automatica: per interventi relativi a investimenti fissi, investimenti fissi per la transizione energetica, veicoli aziendali e stazione di ricarica, internazionalizzazione, servizi di consulenza, promozione della ricerca e sviluppo.

Ex contributi da utilizzare in compensazione fiscale.

 

Per poter procedere alla compilazione serviranno i dati del seguente prospetto ed inserire una DELEGA a portale come gli anni scorsi con lo SPID del cliente:

 

Per il solo anno 2023, è concesso un aiuto anche per interventi realizzati oltre i 18 mesi precedenti la presentazione della domanda di aiuto ma entro il 1 luglio 2021, ad eccezione dell’ambito “investimenti fissi per la transizione energetica”.

Ciascuna impresa richiedente può presentare una sola domanda di aiuto, dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno.

 

Documentazione da presentare:

  • Per tutte: attestazione di verifica di un professionista iscritto all’Albo professionale dei dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dei Revisori Legali, all’ordine dei Consulenti del Lavoro, o di un C.A.T. – H.U.B. – società di Servizi controllate da un’Associazione di Categoria;
  • Sezione 2: dichiarazione di un tecnico abilitato iscritto all’albo professionale, esclusivamente per gli interventi realizzati nell’ambito degli investimenti fissi per la transizione energetica;
  • Sezione 4: dichiarazione di una cooperativa o di un consorzio, avente finalità statutaria l’offerta di servizi per la commercializzazione all’estero dei prodotti delle imprese associate,esclusivamente per gli interventi internazionalizzazione (iniziative relative a partecipazioni manifestazioni fieristiche anche congiunte, missioni aziendali congiunte);

Sezione 6: perizia giurata, sottoscritta da un professionista iscritto all’albo professionale, competente in materia ed esterno alla struttura aziendale, esclusivamente per gli interventi realizzati nell’ambito della promozione della ricerca e sviluppo.

La prenotazione del “Bonus Pubblicità” 2023

Nell’ambito del c.d. “Decreto Energia” il Legislatore ha ripristinato il regime ordinario “incrementale” di concessione del c.d. “Bonus pubblicità” prevedendo che lo stesso spetta nella misura unica del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie esclusivamente sulla stampa quotidiana e periodica, anche online.

Per poter fruire dell’agevolazione in esame il soggetto interessato deve presentare preliminarmente una richiesta a carattere “prenotativo”.

Successivamente lo stesso deve inviare la dichiarazione degli investimenti effettuati nell’anno.

Per il “Bonus pubblicità” 2023 la prenotazione va inviata entro il 31.3.2023 e riguarda gli investimenti effettuati / da effettuare in tale anno.

“INVESTIMENTI IN IMPIANTI FOTOVOLTAICI”: DOMANDE AL VIA DAL 27 GIUGNO

Produzione di energia da fonti rinnovabili: sono in arrivo i contributi per le imprese dei settori industria, artigianato, commercio, e turismo, come stabilito dallo schema di avviso FESR 2/2022 “Investimenti in impianti fotovoltaici”, approvato dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli.

A partire dal 27 giugno al via la presentazione delle domande. Il termine ultimo per la presentazione è il 31 dicembre 2023, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Decreto Ucraina: Bonus carburante ai dipendenti (art. 2)

Il 21 maggio 2022 è entrata in vigore la Legge n. 51 del 20 maggio 2022, “Decreto Ucraina”. In particolare si segnala una novità che interessa i datori di lavoro / sostituti d’imposta.

Si chiarisce l’ambito di applicazione della misura in oggetto, sotto forma di buoni benzina o analoghi titoli esenti per un ammontare massimo di 200 euro per lavoratore per l’anno 2022, estendendola a tutti i datori di lavoro privati.
L’assegnazione dell’incentivo ai propri dipendenti è possibile gratuitamente ma anche a titolo oneroso. Anche se nella suddetta ipotesi, verrebbe meno la convenienza a ricevere il buono stesso.
Il suddetto valore non concorra a formare il reddito né ai fini fiscali, né ai fini contributivi. L’erogazione dei buoni carburante risulta esente per un importo massimo di euro 458,23.

Le novità del c.d. “decreto omnibus”: sospensione “Cashback” e nuove commissioni / credito d’imposta POS

Con il recente c.d. “Decreto Omnibus” il Legislatore ha previsto, le seguenti novità:

1. sospensione del c.d. “Cashback di Stato” per il secondo semestre 2021;
L’art. 1, commi da 288 a 290, Legge n. 160/2019 (Finanziaria 2020) ha previsto il riconoscimento di un rimborso in denaro, al fine di incentivare l’utilizzo di pagamenti elettronici, a favore dei soggetti che effettuano “abitualmente” acquisti di beni / servizi con strumenti di pagamento elettronici (c.d. “Cashback”).
Con il Decreto n. 156/2020, il MEF ha definito le modalità attuative applicabili prevedendo in particolare, a decorrere dall’1.1.2021, un rimborso percentuale (pari al 10%) calcolato sulle transazioni effettuate con strumenti di pagamento elettronici, ogni 6 mesi, nonché un rimborso “speciale” a favore dei primi 100.000 soggetti che totalizzano, in un semestre, il maggior numero di transazioni con i medesimi strumenti di pagamento.
Ora l’art. 1, commi 1 e 2 del Decreto in esame ha disposto la sospensione del “Cashback” per il secondo semestre 2021.


2. credito d’imposta acquisto / noleggio / utilizzo pos e sistemi evoluti di pagamento elettronico – art. 1, comma 11
;
Con l’introduzione del nuovo comma 22-bis al citato DL n. 124/2019 è previsto il riconoscimento di un credito d’imposta a favore degli esercenti attività d’impresa / lavoro autonomo che nel periodo 1.7.2021 – 30.6.2022 acquistano / noleggiano / utilizzano strumenti che consentono forme di pagamento elettronico (POS) collegati agli strumenti che consentono la memorizzazione elettronica / trasmissione telematica dei corrispettivi (RT).
Il credito d’imposta:
– è parametrato al costo di acquisto / noleggio / utilizzo degli strumenti stessi nonché delle spese di convenzionamento e per il collegamento tecnico tra i predetti strumenti;
– è riconosciuto, nel limite massimo di spesa per soggetto di € 160, in misura differenziata a seconda dei ricavi / compensi 2020, come segue.

Ricavi / compensi 2020  Credito d’imposta
non superiori a € 200.000  70%
superiori a € 200.000 e fino a € 1.000.000 40%
superiori a € 1.000.000 e fino a € 5.000.000 10%

In aggiunta, agli esercenti attività d’impresa / lavoro autonomo che nel 2022 acquistano / noleggiano / utilizzano strumenti evoluti di pagamento elettronico che consentono anche la memorizzazione elettronica / trasmissione telematica dei corrispettivi spetta un credito d’imposta, nel limite massimo di spesa per soggetto di € 320, nelle seguenti misure “maggiorate”.

Ricavi / compensi 2020  Credito d’imposta
non superiori a € 200.000 100%
superiori a € 200.000 e fino a € 1.000.000 70%
superiori a € 1.000.000 e fino a € 5.000.000 40%

MODALITÀ DI UTILIZZO DEI CREDITI D’IMPOSTA
I suddetti crediti d’imposta sono utilizzabili:
– esclusivamente in compensazione nel mod. F24;
– successivamente al sostenimento della spesa.

CARATTERISTICHE DEI CREDITI D’IMPOSTA
I crediti d’imposta in esame:
– devono essere indicati nel mod. REDDITI relativo al periodo d’imposta di maturazione del credito e nelle dichiarazioni dei periodi d’imposta successivi in cui interviene il relativo utilizzo;
non sono tassati ai fini IRPEF / IRES / IRAP;
– non rilevano ai fini del rapporto di deducibilità degli interessi passivi e delle spese generali ex artt. 61 e 109, comma 5, TUIR.

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3. incremento credito d’imposta commissioni pos – art. 1, comma 10;
È incrementato, dal 30% al 100%, il credito d’imposta relativo alle commissioni maturate nel periodo 1.7.2021 – 30.6.2022 sui pagamenti elettronici effettuati tramite i predetti strumenti di pagamento (POS / “evoluti”) spettante alle imprese / lavoratori autonomi che effettuano cessioni di beni / prestazioni di servizi nei confronti di consumatori finali.

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4. soppressione contributo a fondo perduto c.d. “decreto sostegni-bis” a favore dei soggetti con ricavi/compensi 2019 da € 10 milioni a € 15 milioni.

 

Il contributo a fondo perduto del “Decreto Sostegni”

La principale novità del contributo a fondo perduto varato del Consiglio dei Ministri di venerdì, è l’universalità dei beneficiari, lo stesso è infatti fruibile sia dai titolari di reddito agricolo che dai precettori di reddito d’imposta e reddito di lavoro autonomo. L’accesso alla misura viene precluso sia a coloro che alla data di entrata in vigore del decreto hanno cessato l’attività sia a chi l’ha avviata successivamente.
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Avranno diritto al contributo soltanto i soggetti che hanno subito danni rilevanti a causa della pandemia, requisito identificato in una diminuzione dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi realizzati nel 2020 di almeno il 30% rispetto a quello conseguito nell’anno precedente; il rispetto dello stesso requisito non è richiesto a coloro che hanno iniziato l’attività dal 1° gennaio 2019.
Per determinare l’ammontare del contributo a cui si ha diritto sarà necessario calcolare la differenza tra il fatturato medio mensile 2020 e il fatturato medio mensile 2019, precisando che, per chi ha attivato la partita Iva successivamente al primo gennaio 2019, tale differenza va calcolata facendo riferimento alla media dei mesi successivi a quello di attivazione. Sulla cifra così ottenuta occorrerà applicare lo specifico coefficiente “dimensionale”:
1. il 60% se esso non supera 100 mila euro;
2. il 50% se è maggiore di 100 mila ma non di 400 mila euro;
3. il 40% se oltrepassa 400 mila ma non 1 milione di euro;
4. il 30% oltre 1 milione e fino a 5 milioni di euro;
5. il 20% se supera 5 milioni ma non 10 milioni di euro.
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Il contributo assegnato non può superare il valore di 150 mila euro, in ogni caso spetta un ammontare minimo di 1.000,00 o 2.000,00 euro rispettivamente per le persone fisiche e per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
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Al fine dell’ottenimento del contributo, che non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi e dell’Irap, sarà necessario presentare, entro 60 giorni dell’avvio della specifica procedura telematica, una apposita istanza all’Agenzia delle Entrare secondo le modalità che saranno successivamente definite con provvedimento del Direttore della stessa agenzia delle Entrate.

La prenotazione del “BONUS PUBBLICITÀ” 2021

Ai soggetti che acquistano spazi pubblicitari / inserzioni commerciali è concessa una specifica agevolazione, c.d. “Bonus pubblicità”.
Per poter fruire dell’agevolazione in esame il soggetto interessato deve presentare preliminarmente una richiesta a carattere “prenotativo”.
Successivamente lo stesso deve inviare la “Dichiarazione degli investimenti effettuati” nell’anno. Per il bonus pubblicità 2021 i soggetti interessati devono presentare la prenotazione entro il 31.03.2021 contenente i dati relativi agli investimenti effettuati/da effettuare in tale anno.
La determinazione del credito d’imposta spettante al singolo richiedente è effettuata sulla base dei dati relativi agli investimenti effettivamente realizzati, che devono essere trasmessi con la medesima modalità utilizzata per la prenotazione. Tale dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati, con riferimento agli investimenti effettuati nel 2021, va trasmessa dall’01.01.2022 al 31.01.2022.
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Per il “Bonus pubblicità” 2021 i soggetti interessati devono presentare la “prenotazione” entro il 31.03.2021, da inviare telematicamente, tramite la specifica piattaforma resa disponibile dall’Agenzia delle Entrate, utilizzando l’apposito modello, contenente i dati relativi agli investimenti effettuati / da effettuare in tale anno.

Si rammenta che per il 2021 la misura dell’agevolazione è pari al 50% dell’investimento (non è limitata all’investimento incrementale) e spetta soltanto per le “campagne” su giornali quotidiani / periodici, anche in formato digitale.
Per quanto riguarda, invece, gli investimenti sulle Emittenti televisive e radiofoniche locali, si applica la normale disciplina di cui al comma 1-bis del citato articolo 57-bis: il credito d’imposta, quindi, è riconosciuto nella misura unica del 75 per cento del valore incrementale, purché pari o superiore almeno dell’1 per cento, degli analoghi investimenti effettuati sullo stesso mezzo di informazione nell’anno precedente. “