La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge di conversione del D.L. 16.02.2023, n. 11 (c.d. Decreto cessioni).
Queste sono le principali disposizioni:
edifici unifamiliari e indipendenti: proroga al 30.09.2023 dell’attuale scadenza del 31.03.2023 per detrarre al 110% le spese effettuate fino al 30.09.2022, con Sal almeno del 30%;
cessioni 2022: sono salve le cessioni relative a spese 2022 con possibilità di effettuare la comunicazione entro il 30.11.2023, pagando una sanzione di 250 euro;
detrazione superbonus in 10 anni per i crediti formati fino al 31.03.2023 (anche per sismabonus e barriere architettoniche);
conversione dei crediti in Btp per i soggetti istituzionali;
compensazione anche con debiti previdenziali;
Soa: la soglia di 516.000 euro va calcolata per singolo appalto;
Sal facoltativo per bonus minori e rimessione in bonis per omessa asseverazione di superbonus e sismabonus;
attestazione di accordo vincolante: per i soli lavori in edilizia libera, consente cessione o sconto anche in mancanza di un acconto versato entro il 16.02.2023;
bonus acquisti: non fa più fede la data del preliminare, ma quella di richiesta del titolo abitativo per l’esecuzione di lavori edilizi; sono confermate le esclusioni per barriere architettoniche, Iacp, Onlus, cooperative di abitazione, Comuni alluvionati o del c.d. cratere sismico, ecc.
varianti: non ha rilevanza la presentazione di una variante alla Cila o al diverso titolo previsto;
Nell’ambito del c.d. “Decreto Energia” il Legislatore ha ripristinato il regime ordinario “incrementale” di concessione del c.d. “Bonus pubblicità” prevedendo che lo stesso spetta nella misura unica del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie esclusivamente sulla stampa quotidiana e periodica, anche online.
Per poter fruire dell’agevolazione in esame il soggetto interessato deve presentare preliminarmente una richiesta a carattere “prenotativo”.
Successivamente lo stesso deve inviare la dichiarazione degli investimenti effettuati nell’anno.
Per il “Bonus pubblicità” 2023 la prenotazione va inviata entro il 31.3.2023 e riguarda gli investimenti effettuati / da effettuare in tale anno.
È mancata una pianificazione e si è lasciato lievitare il numero dei crediti senza controllo e senza verifica: per evitare ulteriori danni al debito pubblico, ai cittadini e alle imprese è stato quindi approvato un decreto legge con il quale, per i progetti presentati da oggi, 17 febbraio, è preclusa qualsiasi possibilità di sconto in fattura e cessione del credito, potendo essere ammessa soltanto la detrazione.
Sono state queste le parole pronunciate all’esito del Consiglio dei Ministri tenutosi ieri, 16 febbraio, da parte del vicepresidente del Consiglio dei ministri Antonio Tajani, e ribadite dal Ministro Giorgetti.
In realtà era già stata anticipata, nei giorni scorsi, la volontà del Governo di bloccare l’acquisto dei crediti da parte delle Regioni e degli enti pubblici, al fine di evitare forme di indebitamento: molte iniziative che erano state pertanto annunciate, come ad esempio quelle promosse dalla Provincia di Treviso e dalla Regione Sardegna sono state di fatto bloccate dal nuovo espresso divieto di legge.
Alla luce delle notizie recentemente fornite, però, l’estensione del divieto è ben più ampia rispetto a quella delineata dai primi annunci, in quanto, dall’entrata in vigore del decreto non sarà più ammessa né la cessione del credito né lo sconto in fattura per tutti gli acquirenti interessati; queste ultime possibilità resteranno ammesse soltanto per coloro che hanno già stata presentata la Cila (oppure hanno presentato l’istanza per il titolo abilitativo nel caso di interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione) e hanno già adottato la delibera assembleare di approvazione dei lavori (in quest’ultimo caso, ovviamente, solo ove si tratti di condomini).
A fronte di questa importante decisione, l’impegno assunto dal Governo è stato quello di trovare tutte le soluzioni possibili per venire incontro alle difficoltà finanziarie che stanno vivendo soprattutto le imprese edili. Per questo le associazioni di categoria saranno invitate nel pomeriggio di lunedì a Palazzo Chigi per illustrare i loro contributi propositivi.
Il nuovo decreto legge, tuttavia, non blocca soltanto le cessioni dei crediti e lo sconto in fattura, in quanto chiarisce anche i confini della responsabilità solidale dei cessionari dei crediti d’imposta, al fine di eliminare le principali incertezze che hanno limitato molti potenziali acquirenti.
Secondo le anticipazioni fornite, la nuova disposizione prevede che, ferme le ipotesi di dolo, il concorso nella violazione che determina la responsabilità in solido del fornitore che ha applicato lo sconto e dei cessionari è in ogni caso escluso se i cessionari dimostrano di essere in possesso di tutta la documentazione necessaria oppure si sono fatti rilasciare un’apposita “attestazione di possesso” da parte della banca o della società cedente.
Desta perplessità il presunto richiamo, tra la documentazione necessaria ad escludere responsabilità, non solo dei titoli edilizi, delle visure catastali, dei visti e delle asseverazioni, ma anche delle prove foto e video dell’esecuzione dei lavori.
https://www.studiociola.it/wp-content/uploads/2020/08/LogoConSTP.png00Studio Ciolahttps://www.studiociola.it/wp-content/uploads/2020/08/LogoConSTP.pngStudio Ciola2023-02-20 10:38:322023-02-20 10:38:32Bonus edilizi: non più possibile la cessione del credito e lo sconto in fattura
Decreto cessioni
La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge di conversione del D.L. 16.02.2023, n. 11 (c.d. Decreto cessioni).
Queste sono le principali disposizioni:
La prenotazione del “Bonus Pubblicità” 2023
Nell’ambito del c.d. “Decreto Energia” il Legislatore ha ripristinato il regime ordinario “incrementale” di concessione del c.d. “Bonus pubblicità” prevedendo che lo stesso spetta nella misura unica del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie esclusivamente sulla stampa quotidiana e periodica, anche online.
Per poter fruire dell’agevolazione in esame il soggetto interessato deve presentare preliminarmente una richiesta a carattere “prenotativo”.
Successivamente lo stesso deve inviare la dichiarazione degli investimenti effettuati nell’anno.
Per il “Bonus pubblicità” 2023 la prenotazione va inviata entro il 31.3.2023 e riguarda gli investimenti effettuati / da effettuare in tale anno.
Bonus edilizi: non più possibile la cessione del credito e lo sconto in fattura
È mancata una pianificazione e si è lasciato lievitare il numero dei crediti senza controllo e senza verifica: per evitare ulteriori danni al debito pubblico, ai cittadini e alle imprese è stato quindi approvato un decreto legge con il quale, per i progetti presentati da oggi, 17 febbraio, è preclusa qualsiasi possibilità di sconto in fattura e cessione del credito, potendo essere ammessa soltanto la detrazione.
Sono state queste le parole pronunciate all’esito del Consiglio dei Ministri tenutosi ieri, 16 febbraio, da parte del vicepresidente del Consiglio dei ministri Antonio Tajani, e ribadite dal Ministro Giorgetti.
In realtà era già stata anticipata, nei giorni scorsi, la volontà del Governo di bloccare l’acquisto dei crediti da parte delle Regioni e degli enti pubblici, al fine di evitare forme di indebitamento: molte iniziative che erano state pertanto annunciate, come ad esempio quelle promosse dalla Provincia di Treviso e dalla Regione Sardegna sono state di fatto bloccate dal nuovo espresso divieto di legge.
Alla luce delle notizie recentemente fornite, però, l’estensione del divieto è ben più ampia rispetto a quella delineata dai primi annunci, in quanto, dall’entrata in vigore del decreto non sarà più ammessa né la cessione del credito né lo sconto in fattura per tutti gli acquirenti interessati; queste ultime possibilità resteranno ammesse soltanto per coloro che hanno già stata presentata la Cila (oppure hanno presentato l’istanza per il titolo abilitativo nel caso di interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione) e hanno già adottato la delibera assembleare di approvazione dei lavori (in quest’ultimo caso, ovviamente, solo ove si tratti di condomini).
A fronte di questa importante decisione, l’impegno assunto dal Governo è stato quello di trovare tutte le soluzioni possibili per venire incontro alle difficoltà finanziarie che stanno vivendo soprattutto le imprese edili. Per questo le associazioni di categoria saranno invitate nel pomeriggio di lunedì a Palazzo Chigi per illustrare i loro contributi propositivi.
Il nuovo decreto legge, tuttavia, non blocca soltanto le cessioni dei crediti e lo sconto in fattura, in quanto chiarisce anche i confini della responsabilità solidale dei cessionari dei crediti d’imposta, al fine di eliminare le principali incertezze che hanno limitato molti potenziali acquirenti.
Secondo le anticipazioni fornite, la nuova disposizione prevede che, ferme le ipotesi di dolo, il concorso nella violazione che determina la responsabilità in solido del fornitore che ha applicato lo sconto e dei cessionari è in ogni caso escluso se i cessionari dimostrano di essere in possesso di tutta la documentazione necessaria oppure si sono fatti rilasciare un’apposita “attestazione di possesso” da parte della banca o della società cedente.
Desta perplessità il presunto richiamo, tra la documentazione necessaria ad escludere responsabilità, non solo dei titoli edilizi, delle visure catastali, dei visti e delle asseverazioni, ma anche delle prove foto e video dell’esecuzione dei lavori.